Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
Dal 10 al 12 febbraio 2020 (per via telematica) e nelle giornate del 15 e 16 febbraio (ai seggi) si vota per il rinnovo del Consiglio generale dell’Inpgi.
#ControCorrente punta sulla continuità della gestione della presidente Marina Macelloni che in questi quattro anni ha fatto argine contro chi, per interessi personali e di potere, ha continuato a invocare il commissariamento dell’Inpgi, senza preoccuparsi delle pesanti ricadute sulle pensioni dei giornalisti e su tutto l’impianto solidaristico della categoria.
Quattro anni caratterizzati da un disequilibrio pesante tra contributi versati e prestazioni pagate e da un mercato del lavoro giornalistico in costante e progressivo peggioramento che purtroppo non dà segni di ripresa, mentre gli editori sono assenti sul fronte di una strategia di rilancio del settore cartaceo.
Quattro anni in cui, nonostante il contesto recessivo, la presidenza Macelloni ha saputo trovare risposte in grado di mettere in sicurezza l’Istituto e di strappare risultati positivi sia per la gestione principale sia per quella separata, in un processo decisionale collegiale e trasparente (Inpgi è sottoposto al controllo dei ministeri del Lavoro e dell’Economia e Finanza, oltre che dalla Corte dei Conti) che ha mediato tra l’esigenza primaria di far quadrare i conti nell’interesse di tutti e la tutela dei soggetti più deboli.
Impegni mantenuti e obiettivi raggiunti:
− la riforma delle prestazioni dell’Inpgi 1. Un provvedimento necessario e doloroso e, stante il pesante disavanzo, di grande impatto sui colleghi lavoratori e sui pensionati, varato con l’obiettivo di garantire l’equilibrio economico dell’Istituto tenendo però in massima considerazione l’equità tra le generazioni;
− l’avvio della dismissione di parte del patrimonio dell’Istituto con la vendita degli immobili. Un’operazione, anche questa necessaria e dolorosa, portata avanti cercando di preservare le fasce più deboli degli inquilini e nello stesso tempo garantire prezzi equi ai compratori;
− la riforma dell’Inpgi2, approvata dai ministeri vigilanti e resa subito operativa, con inediti vantaggi per i colleghi lavoratori autonomi che ottengono un livello più elevato di tutele in prestazioni previdenziali e assistenziali;
− il pagamento triennale della Casagit per i cococo;
Ciò che ha ispirato la gestione Macelloni è stata la consapevolezza che qualsiasi riforma, che va a incidere sul contenimento dei costi e sul conseguente taglio delle prestazioni, sarebbe ed è inutile senza un intervento deciso sulle entrate.
Di qui lo sforzo degli amministratori dell’Istituto per arrivare al varo della legge che permette, a partire dal 2023, l’inserimento nell’Inpgi dei comunicatori. Una misura essenziale, visto lo stato di profonda crisi del settore, che porta all’allargamento della base imponibile contributiva e conseguentemente alla sostenibilità del bilancio. Misura che dimostra una capacità di visione complessiva e complessa delle problematiche.
Il cammino è ancora lungo, ma le basi sono state gettate e ora si tratta di portare a termine il percorso per la tenuta dell’Inpgi e quindi della categoria tutta: con responsabilità, competenza, trasparenza e condivisione.
Ed è con questa consapevolezza che, alle prossime elezioni dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, #ControCorrente ha deciso di presentare proprie candidature nelle regioni per i colleghi attivi e, nelle circoscrizioni nazionali, per i pensionati, i revisori dei conti e la gestione separata.
Gestione Principale – Collegio nazionale dei pensionati:
Marina Cosi, Simona Coppa, Silvia Garambois, Agostino Dino Pesole, Pietro Treccagnoli, Gian Paolo Boetti, Giuseppe Gulletta
Gestione Separata – Comitato Amministratore
Nicola Chiarini, Stefania Di Mitrio, Massimo Marciano
Gestione Principale – Sindaci
Enrico Castelli, Savino Cutro, Lucia Visca
Gestione Separata – Sindaco
Olimpia De Casa
Questi i candidati di #ControCorrente e delle altre espressioni della maggioranza nelle regioni:
Valle D’Aosta: Benoit Girod
Piemonte: Daniele Cerrato, Giovanni Armand Pillon
Liguria: Luca Di Francescantonio
Lombardia: Marina Macelloni, Claudio Scarinzi, Daniela Dirceo, Domenico Affinito, Guido Besana, Antonello Capone, Andrea Cremonesi, Gabriella Piroli
Veneto: Massimo Zennaro, Giulia Cananzi
Trentino Alto Adige: Giuseppe Marzano, Gianfranco Piccoli
Friuli Venezia Giulia: Ciro Esposito
Emilia Romagna: Marco Girella, Gian Luca Zurlini
Toscana: Olga Mugnaini, Simona Poli
Umbria: Sergio Casagrande
Marche: Vincenzo Varagona
Lazio: Ida Baldi, Antonella Baccaro, Roberta D’Angelo, Goffredo De Marchis, Francesco Padoa, Stefano Polli, Andrea Rustichelli
Campania: Francesca Ghidini, Antonella Monaco
Abruzzo: Antimo Amore
Basilicata: Francesco Loscalzo
Puglia: Piero Ricci, Michele Peragine
Molise: Pasquale Florio
Sardegna: Pier Sandro Pillonca
Sicilia: Francesco Nuccio, Francesco Triolo