Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
Secondo qualcuno in Italia possono votare tutti, ma non i giornalisti. Anzi, a dire il vero, anche i giornalisti potranno votare per il rinnovo delle cariche dell’Ordine nazionale e degli ordini regionali ma solo quando farà comodo ai presidenti dei tre ordini regionali (Campania, Lombardia e Piemonte) che, scommettendo sulla ripresa della pandemia per prolungare sine die il loro incarico, non hanno ancora convocato le elezioni nei loro territori. E non lo hanno fatto giocando di sponda con il presidente nazionale Carlo Verna (appoggiato solo da una parte dell’esecutivo), che non ha voluto assumere iniziative efficaci per garantire la regolare vita democratica dell’Ordine. Comportamenti che si commentano da soli. Mancanza di trasparenza e democrazia che sono sotto gli occhi di tutti, tanto più che altri 17 presidenti di ordini regionali, rispettando la legge, hanno regolarmente convocato le elezioni.
#ControCorrente nazionale è al fianco dei colleghi dell’esecutivo dell’Ordine nazionale – Elisabetta Cosci, Guido d’Ubaldo, Andrea Ferro e Nadia Monetti che, con coerenza e responsabilità, mercoledì si sono dimessi in aperto dissenso con il tentativo del presidente Verna di scaricare sul ministero di Grazia e Giustizia una situazione che non è stato in grado di governare.
Ed è al fianco dei 17 presidenti regionali, dei consiglieri regionali e nazionali, che si sono schierati dalla parte della legge e che hanno deciso, senza deliranti calcoli di bottega, di dare alla categoria la possibilità di esprimersi alle urne.