Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
Basta lavoro precario, basta querele temerarie, basta cronisti minacciati: con un ordine del giorno votato all’unanimità dal Direttivo il Sindacato giornalisti Veneto aderisce alla manifestazione organizzata dalla Fnsi per il prossimo 22 novembre.
“Il Direttivo regionale del Sindacato giornalisti Veneto – si legge nel documento – aderisce alla mobilitazione lanciata dalla Fnsi appena appresa la notizia della brutale aggressione cui sono stati vittima il giornalista Daniele Piervincenzi e l’operatore televisivo Edoardo Anselmi, picchiati da un appartenente al clan Spada mentre svolgevano il loro lavoro di cronisti a Ostia.
Nell’esprimere piena solidarietà e vicinanza ai colleghi, entrambi non contrattualizzati, il Direttivo regionale di Sgv rivolge un pubblico appello anche a tutti i cittadini affinché scendano in campo a difesa di un bene collettivo e di un diritto democratico, sancito dall’articolo 21 della Costituzione dove recita ‘la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure’.
Si tratta di una battaglia civile, che deve essere condivisa da tutte le forze democratiche del Paese, fuori e dentro le Istituzioni, tesa a rimuovere gli ostacoli, fra cui il carcere previsto dal disegno di legge sulle intercettazioni e sulla diffamazione, che impediscono l’informazione libera e indipendente.
Lavoro precario, libertà precaria, vite precarie: ovvero la condizione delle giornaliste e dei giornalisti di oggi che riflette e incarna la condizione della maggior parte della popolazione attiva italiana. Occorre rimettere al centro dell’agenda politica del Governo il Lavoro: di qualità, di dignità, di emancipazione che stabilizza il presente e assicura il futuro. E non solo nel settore dell’Editoria che forse più di altri è stato travolto dalla crisi perdurante, subendo tagli occupazionali che in percentuale non hanno paragoni.
Per questo è importante che il 22 novembre prossimo a Roma davanti a Montecitorio, al presidio organizzato da Fnsi e Ordine dei giornalisti, partecipino anche tutti i cittadini che hanno a cuore la tenuta democratica e sociale dell’Italia”.