Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
di Marcello Zinola
Circola in questi giorni la petizione e l’iniziativa (l’ennesima) contro l’Inpgi, la riforma, il contributo di solidarietà. Sembra ideata dallo sceriffo di Nottingham: nel sottocoda di chi ha meno per garantire chi sta meglio. Facendo credere (e c’è pure chi ci crede) a chi ha il sottocoda più esposto che si tratta di una rivoluzione a garanzia del futuro e che questa (qualcuno lo dice chiaro) deve portare al passaggio all’Inps. La stessa petizione è stata diffusa anche dal presidente Ungp della Liguria che, evidentemente, la condivide e, o, pensa che tutti la pensino così.
Bene, evviva, firmate anche le tesi per passare all’Inps (il cui autore ormai è anche un giureconsulto che dà indicazioni al premier Renzi per sostenere il sì al referendum costruendo un altro bel motivo, per chi avrà voglia di andare a votare, per dire no…) così la frittata che state cucinando a base di egoismo è completa. È vergognoso rifiutare la solidarietà (ma finitela con la volontarietà’ del contributo, siate onesti e dite chiaro che non la volete e vi fa venire l’orticaria) con motivazioni che falsamente sono motivate con il sostegno ai giovani e altre tesi, ma davvero non vi vergognate? Leggete quanto è il contributo di solidarietà, leggete chi spinge “contro” e lo specchietto dei valori pensionistici…. Urla chi sta meglio, certamente nessuno ha rubato nulla ed ha, abbiamo, goduto di condizioni migliori. Ricordo solo che i novelli sacerdoti dell’egoismo vestiti da Savonarola, durante la campagna elettorale Inpgi evidenziavano con scandalo come chi oggi va in pensione o purtroppo deve essere aiutato dal welfare Inpgi, sta meglio che all’Inps. Quindi tagliamo welfare, riduciamo le pensioni future e chissenefrega degli altri. Come il vecchio sacerdote che dal pulpito diceva. “Orate (cioè pregate) per me e per gli altri se ne rimane”. Complimenti vivissimi.