Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
Il giornalista? Meglio se è un pensionato e lavora gratis. Sembra essere diventata una moda, negli enti pubblici italiani, quella di avvalersi, per gli uffici stampa, di personale che accetta di non farsi pagare. L’ultima “iniziativa” in questo senso arriva da Verona e ha trovato la ferma opposizione degli organismi di categoria. “L’Ordine e il Sindacato dei giornalisti del Veneto – si legge in una nota – esprimono sconcerto di fronte alla delibera del Direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona n. 324 del 15/04/2016 con oggetto: “Conferimento incarico a titolo gratuito al sig. Allione Anselmo in qualità di giornalista/addetto stampa presso l’Aoui”, attraverso la quale la stessa Azienda ospedaliera affida fino al 31 dicembre 2016 una prestazione professionale a titolo gratuito ad un collega giornalista pensionato, già direttore dell’Arena di Verona e de Il Tempo di Roma, che in passato ha avuto altre consulenze per la stessa Aoui. Che l’affidamento dell’incarico a titolo gratuito comporti un risparmio per l’Azienda ospedaliera è indubbio, ma sconcerta che un Ente pubblico dimostri di non avere alcun rispetto per il lavoro giornalistico e ritenga di poter usufruire gratuitamente di prestazioni professionali per attività di ufficio stampa. Non risulta che analoghe prestazioni gratuite vengano chieste a primari, direttori sanitari, direttori generali e direttori amministrativi pensionati. Eppure ciò consentirebbe sicuramente un notevole taglio di costi per le casse pubbliche. Evidentemente la contestata selezione bandita lo scorso mese di marzo dal Ministero dell’Interno, alla ricerca di un addetto stampa disponibile a lavorare gratis, ha fatto tristemente scuola. Ritenendo che la deliberazione dell’Aoui sia offensiva e non rispettosa della professione di giornalista, chiediamo all’Azienda ospedaliera di provvedere alla sua revoca, procedendo all’affidamento dell’incarico attraverso i canali previsti dalla normativa, prevedendo un congruo e adeguato compenso”.
Fonte: Ordine dei giornalisti del Veneto