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Il vice presidente dell’Inpgi, Paolo Seventi Longhi, ha risposto così a un collega, inquilino in appartamento Inpgi, che chiedeva chiarimenti sul futuro del patrimonio abitativo. Un testo che chiarisce i dubbi espressi da molti giornalisti.
“Rispondendo ad un collega inquilino di una casa dell’Inpgi – scrive Serventi Longhi – che chiedeva notizie, ho precisato: “Caro …, in una mail chiedi se ci saranno facilitazioni nella vendita agli inquilini delle case Inpgi da loro occupate. Ti rispondo con determinata sicurezza in modo affermativo. Il Cda uscente ha avviato il progetto di dismissione, peraltro previsto da una misura legislativa proposta dal Governo, del trenta per cento almeno del patrimonio immobiliare. Il Cda ha avviato una grande ricognizione dando agli uffici disposizioni chiare: dovranno, insieme al Fondo immobiliare, definire i criteri per la vendita, non svendita come dice qualcuno, praticando sconti consistenti agli inquilini che acquistano, forme di pagamento facilitate, premiando chi ha fatto lavori di miglioria e sostenendo ovviamente i redditi dei giornalisti a basso reddito o in oggettive condizioni di difficoltà familiare. Il tutto andrà realizzato in un congruo numero di anni durante i quali sia possibile valutare la situazione insieme ai giornalisti inquilini. Secondo me ci vorranno 4-5 anni ma sarà il nuovo Cda a decidere come operare. Gli uscenti sono consapevoli che nessun piano potrà essere realizzato senza un dialogo costruttivo con le colleghe e i colleghi che, come te, pagano regolarmente il fitto da anni”.