Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
di LUCIA VISCA
Care colleghe, cari colleghi, sappiamo tutti molto bene quale drammatica fase sta vivendo il mondo dell’informazione, con circa tremila posti di lavoro persi e redazioni decimate. Riusciremo a salvare gli ammortizzatori sociali grazie all’approvazione della riforma Inpgi da parte dei ministeri vigilanti. Altra strada resta da fare e deve essere percorsa senza tentazioni massimaliste o chiusure di retroguardia. Fra le altre cose, non potremo essere smettere di preoccuparci fino a quando nell’istituto e nella professione permarranno discriminazioni dannose per le donne e per l’intera categoria. A cominciare dal gender pay gap che registra una forbice ampia e inaccettabile fra le retribuzioni maschili e femminili, con il risultato di penalizzare le donne e privare l’istituto di contribuzioni. Non possiamo non guardare anche alla questione della rappresentanza. L’attuale composizione del consiglio generale Inpgi è molto lontana dal fotografare il reale peso della presenza femminile fra gli iscritti: su 62 consiglieri eletti ci sono solo 19 donne, su 16 componenti del Cda ci sono solo due giornaliste (più la rappresentante del ministero del Lavoro). Occorre riprendere il testo dello Statuto condiviso nella consiliatura in scadenza e portarlo rapidamente in approvazione affinché vengano superati gli ostacoli alla parità di genere. Qualcosa però dobbiamo fare fin d’ora. Per questo rivolgo un appello alle colleghe e ai colleghi perché nei territori e nei collegi nazionali sostengano il voto femminile, non facendo mancare preferenze alle colleghe che hanno deciso, come si dice, di “metterci la faccia” impegnandosi a lavorare per un futuro solido dell’Inpgi senza dissipare quanto di buono fin qui è stato fatto. In particolare vi chiedo, anche a nome di Inpgi siamo noi, nei collegi nazionali di votare per Marina Cosi e per me stessa Lucia Visca (Inpgi, “collegio pensionati”) e Stefania Di Mitrio (Inpgi 2, “comitato amministratore”); mentre il voto regionale dei “giornalisti attivi” lo chiediamo per Daniela Dirceo, Monica Maria Forni, Marina Macelloni (Lombardia) e per Ida Baldi, Silvia Garambois, Antonella Marrone, Giuseppina Sansone (Lazio).