Sindacati Regionali di Stampa

Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi

Il sindacato per una nuova stagione di diritti e tutele: il programma dell’assemblea di Fiuggi

Un sindacato pronto ad affrontare il cambiamento

Un sindacato pronto ad affrontare il cambiamento

I giornalisti italiani vogliono tornare padroni del loro futuro. Parte dalla base del sindacato l’iniziativa di rilancio della categoria in programma mercoledì e giovedì prossimi a Fiuggi, nella sala conferenza dell’hotel Italia. Due giornate di incontro per parlare di programmi, ma soprattutto per arrivare a scelte condivise che consentano di affrontare con una consapevolezza più solida il futuro, non facile, della professione giornalistica. Si comincerà alle ore 15 di mercoledì 10 per concludere, prevedibilmente, alle 13 di giovedì 11. Nel pomeriggio del 10 sono previsti, tra gli altri, anche gli interventi del segretario generale della Federazione nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso, e del presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese. Tema portante dell’assemblea: Diritti, tutele e libertà per tutti e per tutte. Ecco il documento da cui si partirà per il confronto: “Il settore dell’editoria è in costante cambiamento. L’intero mondo delle comunicazioni è in una fase di rivoluzione. Quotidiani europei siglano accordi con Google, network internazionali fanno intese con facebook, il nostro Paese si prepara allo sbarco di Netflix, la partita sul piano per la banda larga è entrata nel vivo. La crisi economica ancora non è superata. Molte colleghe e  colleghi sono fuori dai sistemi di garanzia contrattuali. La necessità di processi di inclusione diventa un dovere. Pur in un mercato del lavoro stravolto dal Jobs Act, con l’apertura ai licenziamenti facili e ai demansionamenti autorizzati, sfidare gli editori sull’innovazione dei prodotti editoriali, sulla qualità dell’informazione, su nuovi modelli organizzativi e, soprattutto, sulla crescita dell’occupazione è un passaggio imprescindibile. Così come la costruzione di un sistema di tutele e di garanzie, di un welfare rafforzato e sostenibile per i lavoratori autonomi. La riduzione delle diseguaglianze deve diventare il tratto distintivo di un processo di riforma profonda di tutto il sistema, come affermato nei documenti di Bari e di Assisi. Bisogna poi riportare al centro del dibattito la necessità di mettere mano in maniera profonda e radicale ad una legge professionale ormai fuori dal tempo e dal mondo e ad un Ordine professionale impegnato a conservare se se stesso e sempre meno custode e garante delle regole e dei doveri della professione, da cui è colpevolmente distante. Intanto in Europa avanza un desiderio di bavaglio. Dalla Francia all’Italia passando per la Spagna si discute di leggi che in un modo o nell’altro rischiano di ridurre la libertà di informazione. Un altro pezzo di democrazia finisce sotto attacco attraverso i tentativi di indebolire i Media di Servizio Pubblico. Nel 2016 deve essere rinnovata la Concessione della Rai. Identica discussione è in atto in Francia e in Gran Bretagna. E mentre da noi il governo presenta un disegno di legge che rafforza il suo controllo sulla Rai, a Londra il premier Cameron apre alla depenalizzazione dell’evasione del canone. Sono tutti temi che richiedono una visione di insieme, di sistema, che non possono più essere affrontati in maniera “parcellizzata”. Chiunque tiene ai valori della libera informazione, dell’articolo 21 della Costituzione, al giornalismo di qualità, quello che mira a raccontare i perché dei fatti, a illuminare le periferie oscurate, ha il dovere di trovare risposte che portino il nostro mercato editoriale fuori dalle secche della crisi, che consentano all’Italia di risalire da quell’umiliante 73esimo posto nella classifica sulla libertà di stampa. È necessario per questo tornare a discutere, confrontarsi, approfondire, fare laboratorio. Aperto alle migliori esperienze e professionalità, con una proiezione internazionale e l’ambizione di costruire uno “sportello delle idee”, che affianchi lo “sportello dei diritti”. Serve un approccio che smantelli qualunque tentazione conservatrice. Anche degli attuali assetti sclerotizzati in componenti non più attuali. È indispensabile andare oltre. Ritrovarsi intorno a progetti e proposte concrete da offrire alle giornaliste e ai giornalisti per aprire le porte alle nuove generazioni, troppo spesso ai margini del mercato del lavoro, e quindi anche ad un rinnovato impegno sindacale. Progetti e proposte da offrire, più in generale, ai cittadini, con una impronta chiara, caratterizzata da capacità di innovazione e coraggio riformatore. Questo è ciò che vogliamo costruire a Fiuggi, il 10 e 11 giugno 2015. Un appuntamento aperto. Ma con un obiettivo preciso: mettere insieme tutte le forze riformatrici che vogliono costruire il futuro.

Domenico Affinito, Monica Andolfatto, Umberto Avallone, Serena Bersani, Daniele Carlon, Andrea Carotenuto, Enrica Cefaratti, Ezio Cerasi, Rocco Cerone, Luciano Ceschia, Nicola Chiarini, Alessandra Costante, Anna Del Freo, Enrico Ferri, Caterina Fogliaroli, Paolo Francesconi, Silvia Garambois, Silvia Garbarino, Benoit Girod, Ottavio Lucarelli, Marina Macelloni, Alessandra Mancuso, Alessandro Martegani, Massimo Marciano, Bepi Martellotta, Mimmo Mazza, Rossella Minotti, Carla Monaco, Mattia Motta, Carlo Muscatello, Giovanni Negri, Marco Patricelli, Patrizia Pennella, Paolo Perucchini, Edmondo Rho, Giovanni Rossi jr, Giorgio Santelli, Daniela Scano, Paolo Serventi Longhi, Patrizia Sgambati, Elio Silva, Gianfranco Summo, Celestino Tabasso, Stefano Tallia, Giulio Todescan, Gianni Todini, Vincenzo Varagona, Carlo Verna, Lucia Visca, Stefan Wallisch, Massimo Zennaro, Franco Siddi, Andrea Camporese, Daniele Cerrato, Santo Della Volpe, Vittorio Di Trapani, Giuseppe Giulietti, Raffaele Lorusso.

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