Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
Il Gruppo Espresso ha chiuso il primo trimestre 2015 con un utile balzato a 12 milioni di euro (2,1 milioni nel 2014), grazie a “minori imposte, al riassetto delle attività televisive e alla plusvalenza di 6,1 milioni generata dalla vendita di All Music”, spiega una nota. I ricavi consolidati, pari a 146,6 milioni, hanno registrato un calo del 3,7% sul primo trimestre 2014 (152,3 milioni), con una minore flessione rispetto a quella registrata nel precedente esercizio. I ricavi diffusionali, pari a 55,7 milioni, hanno mostrato una flessione del 3,8% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (57,9 milioni), in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-9,8%). I ricavi pubblicitari hanno registrato un calo del 2,8%. La raccolta su radio ha mostrato una crescita del 2,6%, quella su internet è stata in linea con il corrispondente periodo dello scorso esercizio (+0,1%), mentre la raccolta su stampa ha registrato un decremento del 6,9%. I costi sono scesi del 3,0%, con una riduzione sostanzialmente equivalente a quella dei ricavi; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali, grazie al proseguimento nel corso del 2014 delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, ed i costi di gestione e amministrazione, in particolare per quanto concerne i costi generali. Il margine operativo lordo consolidato è ammontato a 13,9 milioni, sostanzialmente in linea rispetto ai 14,2 milioni del primo trimestre del 2014. Il risultato operativo consolidato è stato pari a 10,2 milioni, equivalente a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Per area di attività, la stampa ha mostrato una sostanziale tenuta della redditività, mentre la radio ha registrato una leggera ripresa. Il risultato netto consolidato ha riportato un utile di 12 milioni, contro 2,1 milioni nel primo trimestre del 2014. A parità di risultato operativo, l’incremento dell’utile netto, pari a 9,9 milioni, è dovuto a minori imposte per 2,0 milioni, al riassetto delle attività televisive per 1,1 milioni e alla plusvalenza di 6,1 milioni generata dall’operazione di vendita della società All Music a Discovery Italia. L’indebitamento finanziario netto, pari a €11,2mn, ha mostrato un’ulteriore riduzione di €23,1mn rispetto ai €34,2mn di fine 2014. L’avanzo finanziario del periodo derivante dalla gestione corrente è stato di €12,8mn a cui si aggiunge l’incasso di €8,8mn per la vendita di All Music. L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine marzo a 2.285 dipendenti e l’organico medio del periodo è stato inferiore del 3,8% rispetto al primo trimestre del 2014. “Del Gruppo Espresso Repubblica Finegil – ricorda l’Associazione stampa del Friuli Venezia Giulia – fanno parte, come si sa, anche il Messaggero Veneto e il Piccolo. Come si ricorderà, la redazione del quotidiano triestino sta perdendo in pochi anni un terzo del suo organico: dai 48 giornalisti del 2011 ai 36 attuali (sarebbero 35 se una collega non fosse stata assunta dopo una causa di lavoro), con la richiesta di ulteriori sei prepensionamenti, per i quali per ora non ci sono i soldi pubblici. Nel frattempo, alla redazione è stato imposto dall’azienda un contratto di solidarietà, accettato con senso di responsabilità dai giornalisti solo per evitare la cassa integrazione”.
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