Il nuovo blog delle sindacaliste e dei sindacalisti delle Associazioni regionali di stampa della Fnsi
Una redazione e un’edizione cancellati con un colpo di spugna. Dal primo novembre l’edizione abruzzese e molisana del quotidiano Il Tempo non sarà più in edicola. La società editrice abbandona le ultime due aree diffusionali extra capitale per concentrarsi su un dorso unico nazionale, una scelta considerata di fatto dall’azienda come l’ultima risorsa. Per l’Abruzzo è il segnale più forte di una ritirata complessiva che sta coinvolgendo tutto il settore dell’editoria, visto che anche Il Messaggero ha annunciato una contrazione delle sedi locali (sarà chiusa la redazione dell’Aquila) e un ridimensionamento del personale attraverso un piano di prepensionamenti e che per molte televisioni private si presenta un futuro incerto.
Da fine ottobre, dunque, Il Tempo lascia a casa dieci giornalisti dipendenti, ancora in attesa di una definizione della vertenza al Ministero del Lavoro, e una trentina di collaboratori, che non possono contare nemmeno su pur minimi ammortizzatori sociali (ne scrivevamo già qui).
Una situazione inaccettabile per il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi che ha organizzato per sabato prossimo, 25 attobre, alle 10,30, una manifestazione sotto la sede pescarese del quotidiano, in piazza della Rinascita, proprio per portare in piazza la grande emergenza informazione che attraversa l’Abruzzo: l’emergenza democratica di una regione che rischia di perdere, una dopo l’altra, tutte le voci che oggi rappresentano confronto e democrazia.
Alla manifestazione sono invitati gli esponenti della politica regionale, i presidenti delle province e i sindaci, i vertici del sindacato nazionale e i rappresentanti degli organismi di categoria, i sindacati confederali, i giornalisti del territorio e la popolazione tutta per lottare – scrive il sindacato abruzzese – contro “l’insostenibile perdita giornalistica che coinvolge il diritto all’informazione dell’intera società abruzzese”.
foto: ansa.it
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